Quelli che vedete in questa foto sono gli spaghetti più antichi della storia: risalgono al 4000 ac e sono stati trovati nel 2005 in Cina, in un sito archeologico chiamato Lajia. Si tratta di una cittadina sommersa seimila anni fa da un’ondata di fango portato dal Fiume Giallo. È chiamata la Pompei cinese perché è accaduto con il fango più o meno la stessa cosa che alle pendici del Vesuvio è successo con i lapilli: le persone sono morte all’istante, e sono stati preservati per millenni corpi e oggetti.
Gli spaghetti in questione si trovavano sul fondo di un recipiente il cui contenuto si era indurito in superficie. Rovesciando il vaso, sono comparsi questi spaghetti, presumibilmente lunghi una cinquantina di centimetri e sicuramente di farina di miglio, come hanno accertato le analisi. Dopo qualche minuto di esposizione all’ossigeno, la pasta si è dissolta e quindi a testimoniare la scoperta, rimane ora solo questa fotografia.
Rimane da stabilire come la pasta secca sia giunta in Medio Oriente e da lì in Sicilia: ci è arrivata dalla Cina con un lungo viaggio durato alcuni millenni, oppure si è sviluppata autonomamente? La parola ebraica trijes (itrion in greco, itrium in latino, itriyya in arabo, tria in siciliano) si ritrova nel Talmud babilonese, terminato di scrivere alla fine del V secolo dc.
I romani conoscevano la pasta fresca (lagana), ma non la pasta secca.
da “Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo” (Garzanti).
Interessantissimo. Grazie per aver codiviso. Che faccio, compro il libro? ?