Chi sono
Alessandro Marzo Magno, veneziano, cronista.
Sì, certo, fino a qualche anno fa facevo il cronista in senso proprio: lavoravo in un settimanale, Diario, e mi occupavo di esteri. Scrivevo reportage nello spazio. Oggi invece pubblico libri di divulgazione storica. Scrivo reportage nel tempo.
La tecnica, però, è sempre la stessa: andare, vedere e riferire. Si può viaggiare a migliaia di chilometri di distanza, oppure rimanere fermi al proprio posto e viaggiare nel passato grazie ai libri e ai documenti d’archivio. Poi si riferisce. L’obiettivo comunque è il medesimo: affascinare chi legge e farsi capire attraverso un linguaggio chiaro, lineare. Mi sono anche dato un altro fine: far comprendere che la storia è divertente, appassionante, non si limita affatto a un susseguirsi di date, di battaglie e di morti, come purtroppo spesso viene propinata.
Casanova (Laterza) è il mio ventunesimo libro, ho pubblicato soprattutto con il Saggiatore, Garzanti, Biblioteca dell’Immagine e da qualche anno con Laterza.
Sono nato e cresciuto a Venezia, mi sono laureato in storia veneta all’università di Venezia, e questo mi ha insegnato ad amare il bello, a cercare le radici, a indagare nel passato. Ho vissuto a Vicenza, a Vienna, a Trieste, vivo e lavoro tra Milano e Venezia; ho imparato a essere aperto sul mondo, a capire la frontiera, e quanto la convivenza sia difficile e precaria.
Ho conosciuto, da giornalista, la guerra nei Balcani e ho capito che il nazionalismo è la peggior peste che abbia afflitto l’Europa dalla seconda metà dell’Ottocento ai nostri giorni.
Sono il direttore di Ligabue Magazine, semestrale edito dalla Fondazione Giancarlo Ligabue, di Venezia (www.ligabuemagazine.it). Scrivo nelle pagine culturali del quotidiano Il Gazzettino.
Sono stato uno degli ospiti delle trasmissioni Unomattina (Rai 1), Geo & Geo (Rai 3) e ho partecipato a parecchi altri programmi tv (Rai, La7, Tv Capodistria) e radio (Rai e Radio 24).