La spilla che la principessa di Kent ha indossato in occasione della cena ufficiale pre natalizia di Buckingham Palace, definita «razzista» dalla stampa britannica, e a seguire da quella di mezzo mondo, è un moretto veneziano, gioiello tradizionale di origine settecentesca. Non può essere razzista per un motivo molto semplice: quando le nobildonne veneziane mettevano il moretto, il razzismo non era ancora stato inventato. Il razzismo è una degradazione del romanticismo e del nazionalismo, nasce nella seconda metà dell’Ottocento, in precedenza la superiorità di una razza rispetto a un’altra era del tutto sconosciuta. Esisteva, invece, il concetto di superiorità sociale e appare assai significativo che i siori veneziani abbiano scelto un moro perché fosse rappresentato nei gioielli più preziosi anziché, poniamo, un contadino di Schio o di Castelfranco.
La leggenda vuole che le nobildonne facessero rappresentare nel moretto le fattezze del loro moro preferito: avere personale di servizio africano era considerato segno di distinzione, come dimostra anche il gondoliere nero rappresentato nel Miracolo della croce, che Vettor Carpaccio dipinse nel 1498. Nel libertino Settecento non è detto che i domestici e le domestiche africane si limitassero ai lavori domestici.
Comunque la tradizione del moretto prosegue e anche ai nostri giorni è possibile trovarne di splendidi nelle giellerie veneziane. Esiste anche il moretto fiumano, leggermente diverso: mentre il moretto veneziano è una spilla con le fattezze del moro intagliate nell’ebano, il moretto fiumano è soprattutto un orecchino di metallo smaltato.
Ogni tanto emergono queste polemiche contro oggetti della tradizione, per esempio a Vienna, qualche anno fa, quando era stato proposto di cambiare il nome per presutno razzismo a un dolce, il Mohr in Hemd (moro in camicia), un budino di frutta secca ricoperto di cioccolato e quindi scuro.
Like Beauty, the sacred and the profane are in the eyes of the beholder
o yes ! People with no problems have too much time to search or create them !
TK / Venezia
Mi è piaciuta la spiegazione della spilla moretto veneziano.
Mi dispiace per la principessa di Kent, ma per lo stupido articolo non preoccupare poiché, a mio avviso, il giornalista che lo scrisse non aveva altro modo per farsi notare.
Per il politically correct contemporaneo chissà quante cose del passato dovremmo eliminare.Altro che distruzioni di opere artistiche operate da talebani o daesh ! L’ignoranza e l’imbecillità vanno sempre a braccetto.
Mala Tempora currunt!
Per chi volesse approfondire un po’ l’argomento: Filippi Editori, Venezia i Mori e lo Stato Veneziano.
Il moro gondoliere è uno dei miei personaggi preferiti all Accademia di belle Arti di Venezia. Passate a salutarlo! 😉
“Politically correct” is out of this items and history. And the “politically correct” becamen now a very political non-sense. I think it’s necessary think, before telling and writing. Think at the important themes an not at the poor gossip.
Da Orafi Veneziani vi ringraziamo di questo bell’articolo, aggiungerei che il moretto rappresenta la vittoria di Venezia sui Turchi (battaglia di Lepanto) e quindi gli orafi si ispirarono dando forma a questo gioiello meraviglioso in segno di vittoria. Un moro famoso? Sicuramente Otello!