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Il quadro che vedete nella foto – “L’educazione di Pan”, di Luca Signorelli – non esiste più: è stato distrutto nel 1945 a Berlino assieme ad altri 411 dipinti, 160 dei quali italiani, rinchiusi nella Friedrichshain Flakturm. Si trattava di una delle possenti torri di cemento armato per la difesa aerea che venivano anche usate per mettervi al sicuro oper ed’arte dei musei berlinesi. Si sono salvate tutte, salvo questa, contro la quale si sono accaniti i sovietici il 2 maggio 1945. Sono andati distrutti 8500 pezzi antichi dei vari musei di Berlino, 2800 vetri di eccezionale valore, sculture, reperti egizi e precolombiani, oltre ai quadri di cui si è detto. Nemmeno un anno fa, nel maggio 2016, sono riemerse dai sotterranei del museo Puškin di Mosca, 59 sculture del rinascimento italiano che si trovavano in quella torre e che in precedenza facevano parte delle collezioni del berlinese Bode Museum. Si tratta di opere di Donatello, Luca Della Robbia, Nicola e Giovanni Pisano, Andrea del Verrocchio, Francesco Laurana e Mino da Fiesole; risultano pesantemente danneggiate, alcune sono ridotte in pezzi, ma è stato annunciato che verranno restaurate ed esposte.

Da “Missione grande bellezza. Gli eroi e le eroine che salvarono i capolavori italiani saccheggiati da Napoleone e da Hitler” (Garzanti), in libreria da giovedì 2 marzo.