Quella che vedete è la pizza “tori no teriyaki”, creata da Denis Lovatel, pizzaiolo di Alano di Piave, fresco vincitore del premio Gambero rosso per la miglior pizza degustazione, in collaborazione con Nobuya Niimori, chef del milanese Sushi B. La pizza, con carne teriyaki, mozzarella e verdure, è un interessante connubio tra due tradizioni geograficamente lontanissime tra loro.
Un altro mix è quello tra mozzarella, fichi, capocollo pugliese, pecorino grattugiato, della pizza che vedete più in basso.
Tutto questo per ribadire, una volta di più, che in cucina vince la creatività. Queste pizze, come tutto, possono piacere o non piacere, ma metterle all’indice perché sono spurie significa negare tutta la tradizione gastronomica italiana che è fatta di contaminazioni: la pasta secca degli arabi con il pomodoro americano e il parmigiano italiano, tanto per citarne una.