Vettor Carpaccio dipinse il ciclo Le storie della Vergine tra il 1504 e il 1508 per la scuola degli Albanesi, a San Maurizio, a Venezia. L’edificio esiste ancora e sulla facciata porta scolpita l’unica rappresentazione di un musulmano in turbante che esista in esterno a Venezia. Il ciclo pittorico è stato smembrato, si trova parte a Brera, a Milano, parte alla Ca’ d’oro, a Venezia, e uno dei quadri è finito a Bergamo, all’Accademia Carrara. Nel quadro Miracolo della verga fiorita, dipinto nel 1508, compaiono scritte in ebraico e, appoggiato su un cornicione, è raffigurato il candelabro a sette bracci – menorah – che vedete qua sotto. Mancavano otto anni all’istituzione del Ghetto e il fatto che Carpaccio desse tanto rilievo alla simbologia ebraica testimonia l’importanza della presenza ebraica in città.
Come sempre, molto interessante