La creatrice di moda veneziana Giuliana Coen Camerino, meglio conosciuta come Roberta di Camerino, è stata un’autentica rivoluzionaria: la prima a rompere il binomio borsa-scarpe (dovevano essere uguali), la prima a inventarsi le sfilate spettacolo (nel 1947 ingaggia il corpo di ballo del teatro La Fenice, a una sua sfilata parteciperanno pure alcuni elefanti), nell’immediato dopoguerra si è inventata la borsetta doppia: con una «copertina» (così la chiamava) di velluto, era una borsa da giorno, sportiva, tolta quella restava la borsetta di pelle scura, da sera; soluzione assai apprezzata nei duri anni del dopoguerra.
La sua borsetta simbolo era la bagonghi (dal nome del clown), creata nel 1948. in un’edizione di quegli anni della Mostra del cinema del Lido di Venezia, la giornalista americana Elsa Maxwell, l’attrice italiana Eleonora Rossi Drago, e la principessa belga Paola di Liegi sfoggiano tutte e tre una fiammante bagonghi. La consacrazione definitiva della nuova borsetta sarebbe avvenuta il 10 novembre 1959, quando Grace di Monaco viene in visita ufficiale in Italia. Il settimanale «l’Europeo» le dedica una copertina, dove sua altezza serenissima è in tailleur blu, stola di visone grigio, guanti e cappello a cloche bianco, e borsetta di Roberta di Camerino in primo piano: una bagonghi rosa antico che sembra quasi voler uscire dalla pagina. A quel punto tutte vogliono la borsetta della principessa.
da “Con stile. Come l’Italia ha vestito (e svestito) il mondo” (Garzanti)
Peccato che i successori di Roberta Camerino non siano riusciti a mantenere la griffe.Sono cresciuta vedendo la mia mamma e la mia nonna,tutte le volte che eravamo a Venezia ,passare ore nella storica boutique dietro a Piazza San Marco.
Indosso ogni tanto le storiche magliette di mia mamma,che tutt’oggi mi accompagnano nei giorni d’estate !!Possiedo alcune borse ,stupende!!