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Pelle bianchissima, schiarita con biacca, cipria, o anche farina, e un tocco di rouge sparso con il pennello: così si doveva presentare la perfetta gentildonna settecentesca (qui in un pastello di scuola veneziana). Assolutamente proibito abbronzarsi, volgarità riservata alle contadine (che peraltro costituivano la stragrande maggioranza della popolazione) e quindi sotto la pelle candida si potevano intravvedere le vene, blu. Da qui il termine sangue blu riservato ai nobili.

da “Con stile. Come l’Italia ha vestito (e svestito) il mondo” (Garzanti).

Gradeniga