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Le chiamavano “calze bugiarde”, ovvero le calze maschili che – tra Quattro e Cinquecento – venivano artificiosamente imbottite su polpacci o natiche per far sembrare il possessore più muscoloso. Nel caso di questo signore ritratto dal Perugino nello Sposalizio della vergine (1503), non è chiaro se si tratti di una calza bugiarda o di qualcos’altro.

Comunque è anche evidente quanto si sia modificato nel corso dei secoli il comune senso del pudore: se oggi qualcuno andasse in giro conciato in quel modo, sarebbe immantinentemente sottoposto a Tso.

da “Con stile. Come l’Italia ha vestito (e svestito) il mondo” (Garzanti)

2016-06-22 16.34.03